La piramide
di Cheope fu costruita in base al volere dei
sacerdoti che volevano l’area di ogni faccia triangolare pari a quella del
quadrato avente per lato l’altezza della piramide stessa, misurata dall’apice
del monumento sino al terreno.
Da questa regola si ottiene un triangolo aureo. Infatti, l’area di ogni
faccia triangolare è pari a:
poichè l’ipotenusa c del triangolo in sezione costituisce l’altezza della faccia della piramide.
L’equazione imposta dai sacerdoti sarebbe dunque b2 = ac, b è l’altezza della piramide.
Applicando
sempre al triangolo abc anche il teorema di Pitagora, otteniamo b2 = c2 - a2 che
sostituita nella (*) dà ac = c2 - a2
da qui otteniamo i due valori di c
da qui otteniamo i due valori di c
Trascurando il valore negativo, possiamo calcolare il rapporto che deve
esistere tra c ed a
In base alla (*) ricaviamo anche b, per cui assegnata la misura a del semilato della base della piramide, le altre dimensioni si calcolano di conseguenza
Ponendo a = 1 si ottiene il triangolo aureo, di lati
All’origine la piramide di Cheope
misurava 230 m. circa di lato di base per 147 m. circa di
altezza, con facce inclinate di circa 51°50”. In base a questi dati è facile
fare qualche semplice calcolo: a = 230/2m = 115 m., b = 147 m e c
= 186,64 m.
A questo punto possiamo verificare il rapporto
A questo punto possiamo verificare il rapporto
che risulta essere vicinissimo al valore della sezione aurea.
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