r=a*n*q
dove [r] rappresenta il raggio della spirale (o meglio la sua
distanza dal centro nel punto considerato) ;
|
la [a] è la costante che
definisce il passo fra i bracci di spirale;
[n] è il numero di giri
compiuti dalla spirale;
e infine [q] è l'angolo
preso in considerazione;
Costruzione:
Prendiamo
due punti A e B e consideriamo una semicirconferenza di centro A e raggio AB.
Puntiamo ora in B e, partendo da 1 tracciamo un’altra semicirconferenza di raggio
2 AB. Abbiamo costruito la base di una spirale di Archimede di passo costante:
due volte la lunghezza del segmento AB. Puntando alternativamente in A e B e
aggiungendo ogni volta al raggio precedente la lunghezza del segmento AB si
crea la spirale di Archimede.
PROPORZIONI AUREE
Presentiamo la trattazione geometrica della
sezione aurea, partendo dai concetti principali e arrivando alla sua
applicazione nelle figure geometriche, verificandone le proprietà.
Sezione
aurea o parte aurea indica il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore è medio
proporzionale tra la minore e la somma delle due.
b : a = a : (a+b)
Lo stesso
rapporto esiste anche tra la lunghezza minore e la loro differenza:
a : b = b : ( a-b )
In formule, indicando con a la lunghezza maggiore e con b la lunghezza minore, vale la relazione:
altro modo per calcolare il valore del numero aureo può essere ricavato dalla costruzione del rettangolo aureo; si può dedurre che equivale a:
Il valore così definito, che esprime la sezione aurea,
è un numero irrazionale (cioè non rappresentabile come frazione di numeri interi) e algebrico (ovvero soluzione di un'equazione polinomiale a coefficienti
interi).
RETTANGOLO AUREO
Secondo molti artisti greci e
italiani del Rinascimento, il rettangolo che maggiormente soddisfa il nostro
senso estetico è quello in cui i lati stanno in rapporto aureo.
Si chiama rettangolo aureo il
rettangolo avente un lato che è sezione aurea dell’altro. Ciò significa che il
rapporto fra il lato maggiore e
quello minore, a : b,
è identico a quello fra il lato minore e il segmento ottenuto sottraendo
quest'ultimo dal lato maggiore b : a-b.
COSTRUZIONE:
Il punto nel quale la circonferenza interseca il prolungamento del lato
determina il secondo estremo del lato maggiore del rettangolo.
Per disegnare un rettangolo aureo si costruisce
dapprima un quadrato, il cui lato
corrisponderà al lato minore del rettangolo.
Si trova poi il punto medio di un lato e si punta su di esso un compasso con apertura sino a un vertice (non adiacente) del quadrato.
Si trova poi il punto medio di un lato e si punta su di esso un compasso con apertura sino a un vertice (non adiacente) del quadrato.
La dimostrazione
è veloce:
Considerando
1 il lato del quadrato, l'apertura del compasso che punta nel punto medio
risulta, applicando il teorema di Pitagora:
.
Considerando
che il segmento di tale lunghezza va aggiunto ad una porzione pari a ½ del
lato, il lato maggiore costruito misurerà complessivamente:
Il rettangolo aureo può essere ricavato
anche all'interno del perimetro del quadrato, con un metodo che ricalca quello
usato per dividere un segmento in
proporzione aurea:
1. Si traccia una diagonale da un vertice a uno dei punti medi dei lati.
2. Si riporta sulla diagonale una
lunghezza uguale a ½ lato del quadrato.
3. La lunghezza restante la si riporta su un lato, completando poi il rettangolo.
3. La lunghezza restante la si riporta su un lato, completando poi il rettangolo.
Il rettangolo di maggiori dimensioni
così ottenuto è un rettangolo
aureo, che sta in proporzione 1/φ al quadrato iniziale, mentre il più
piccolo ricavato è uguale alla somma di tutti i rettangoli aurei ricavabili
all'interno del principale.
Ripetendo più
volte tale costruzione, si ottiene una successione di quadrati, ognuno dei
quali ha il lato che è sezione aurea del lato del quadrato successivo.
Costruendo in ogni quadrato un arco di circonferenza come indicato nella
figura, si ottiene una curva detta spirale logaritmica o spirale aurea.
SPIRALE AUREA
La spirale aurea ( o logaritmica) fu descritta per la prima volta da Cartesio nel 1638. Altre sue proprietà furono scoperte dopo cinquanta anni da Jackob Bernoulli, matematico svizzero, che la definì “spirale meravigliosa”. Ne rimase affascinato a tal punto che richiese di averne una scolpita sulla sua pietra tombale, accompagnata dalla scritta latina "Eadem mutata resurgo" (Sebbene cambiata, rinasco identica). A differenza della spirale di Archimede, il passo della spirale aurea non è constante ma segue una progressione geometrica. Il matematico svizzero Jacob Bernoulli la definì “ la spirale meravigliosa”. La Spirale Aurea è basata su una serie di quadrati che possono essere costruiti dentro il rettangolo aureo:
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